di Elisabetta Sgarbi — Italia, 2025, 114 min.
Con Tommaso Ragno, Elena Radonicich, Michela Cescon, Renato Carpentieri..
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Trama
È una fredda notte di gennaio, quando due giovani ladri in fuga approdano su un’isola, vengono sorpresi dal guardiano e condotti al cospetto dei proprietari della sontuosa villa.
Nella Villa vive la strana famiglia Reffi. Antonio, il capofamiglia, è un ex Direttore d’Orchestra che guarda con ironia la vita, soprattutto quella dei suoi due inquieti figli: Carla, una scrittrice di successo, in attesa della risposta del suo editore per il suo nuovo romanzo, risposta che tarda ad arrivare; e Celestino, ex medico, con la passione della filosofia e della matematica, con un passato che lo insegue, e ossessionato da una violinista di cui gli rimangono solo lontane immagini in super otto.
Celestino Reffi propone un patto ai due ragazzi in fuga: lui non li denuncerà e li nasconderà al Commissario Càrrua che è sulle loro tracce, ma loro seguiranno una sorta di “corso di educazione”, perchè Celestino “è certo di convincerli a cambiare la vita”. Ma sarà l’arrivo dei due ragazzi a cambiare, per sempre, la vita di tutti, in quella Villa sospesa tra acqua e nebbie.
Recensione
Dal romanzo al film
Il film è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco, documentato, ma andato perduto, poi ritrovato dai figli, e infine pubblicato, per la prima volta, nel 2018 da La Nave di Teseo.
Scerbanenco scrisse “L’isola degli idealisti” probabilmente tra il 1942 e il 1943, durante il soggiorno all’albergo Toledo, a Iseo, dove si era rifugiato, prima dell’esilio in Svizzera. Doveva essere serializzato sulle pagine del Corriere della Sera. Ma ciò non avvenne, probabilmente per l’inasprirsi del conflitto, e per la partenza dello scrittore per la Svizzera.